Associazione ADVFly: "Così facciamo volare sul mare chi sta in sedia a rotelle"

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{"uniqueId":"grid_articledcl","mobileExpanded":true,"html":"“E' tutto merito di quel ragazzo venuto l'anno scorso”. Peccato non gli si possa dare un nome e un cognome. Ma se oggi anche le persone con disabilità possono volare godersi dal cielo uno dei più bei tratti di costa italiana lo si deve a un anonimo trentenne. “Si avvicinò in sedia a rotelle accompagnato dai genitori”, racconta Alfonso Magaletti, pilota di ultraleggeri e vicepresidente dell'associazione ADVFly che ha sede a Bari. “Furono loro a chiedere se sui nostri velivoli potessero viaggiare anche i disabili”.\r\nCosa rispondeste?\r\n“Che non l'avevamo mai fatto ma che se il loro figlio non aveva paura potevamo provarci”.\r\nCome andò?\r\n“Fu una emozione incredibile. Una volta in volo il mio passeggero cominciò a piangere di gioia. E quando atterrammo ci abbracciò, ringraziandoci per l'emozione che gli avevamo regalato. In quel momento abbiamo capito che avremmo dovuto fare qualcosa anche per i disabili: vedere la gioia di chi passa dal non poter camminare al volare è qualcosa di impagabile”.\r\nCome era nata la vostra associazione?\r\n“Nel 2016 per la nostra passione per il volo che volevamo mettere a disposizione degli altri. Poi l'anno scorso, appunto, l'idea di estendere questa possibilità anche a chi ha delle disabilità”.\r\nDove volate?\r\n“La nostra pista è un bellissimo prato che ci ha messo a disposizione L'Archeolido, uno stabilimento balneare di Savalletri, in provincia di Brindisi”.\r\nDecollo e atterraggio vista mare.\r\n“Sì, durante le nostre escursioni sorvoliamo un'acqua bellissima, lungo la costa fino a Polignano. Ma non solo, a pochi metri dalla pista ci sogno gli Scavi di Egnazia, antica città romana: chi sale a bordo la può vedere dall'alto”.\r\nDunque da quest'anno anche persone con disabilità?\r\n“Certo. E per loro il volo è gratuito”.\r\nAvete dovuto apportare modifiche ai vostri ultraleggeri?\r\n“L'unico cautela in più per trasportare passeggeri disabili è assicurare le gambe ai pedali in modo che non interferiscano con le manovre di decollo e atterraggio: noi abbiamo ideato un sistema simile a quello degli attacchi degli snowboard”.\r\nFate tutto da soli?\r\n“Per ora sì, tutto di tasca di nostra. Però partecipiamo a bandi come Oso di Fondazione Vodafone o Urbis del Comune di Bari. E naturalmente cerchiamo degli sponsor che ci aiutino in modo da lasciare gratuita l'esperienza del volo per i disabili”.\r\nAvete più rivisto quel ragazzo da cui tutto è iniziato?\r\n“Purtroppo no. E non registrammo nemmeno i suoi dati, quindi non sappiamo come rintracciarlo. Ma ci piacerebbe invitarlo a volare di nuovo con noi”.\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}