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{"uniqueId":"grid_headingdcl_161666701","mobileExpanded":true,"level":"5","text":"In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Fondazione Vodafone Italia lancia una campagna contro la violenza economica. Annalisa Monfreda, fondatrice della piattaforma Rame, spiega cos'è e perché è tanto difficile da denunciare","isLeading":false,"isTrailing":false,"hasNoGutter":false,"isCenterAligned":false,"react_component_name":"headingDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/headingDCL"}
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{"uniqueId":"grid_articledcl_copy","mobileExpanded":false,"html":"<p><span class=\"vfFontBodyRegular\">Nascosta e spesso invisibile anche a chi la subisce, c'è una violenza che ogni giorno tiene in scacco la vita di milioni di donne: quella economica.<br>\r\n <br>\r\n In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, <b>Fondazione Vodafone Italia </b>che ogni anno si impegna in campagne di sensibilizzazione su questo tema, per il 2022 ha scelto di parlare proprio del problema meno noto della <b>violenza economica</b>.<br>\r\n <br>\r\n La mancanza di parità sociale e salariale, una cultura basata sui differenti ruoli di uomo e donna, così come l'impossibilità di una indipendenza economica femminile, rende oggi questo tipo di violenza difficile sia da individuare che da denunciare.<br>\r\n <br>\r\n Secondo l'Istat i tassi di denuncia sono sotto al 5% e la maggior parte delle chiamate a numeri antiviolenza riguardano violenze fisiche (44%) e psicologiche (33%) mentre <b>solo l'1% è relativo a violenze economiche</b>. Eppure il 33% delle donne che si rivolge ai centri antiviolenza è senza reddito e meno del 40% ne ha uno sicuro, con la carenza di denaro che troppo spesso si trasforma in sudditanza.<br>\r\n <br>\r\n Di questo tema si occupa in prima linea <b>la piattaforma Rame</b>, nata con lo scopo di avviare \"una rivoluzione culturale nella società, che trasformi la finanza personale da tabù a oggetto di conversazioni inaudite\", anche per aiutare le donne a superare le violenze economiche passando per una maggiore autonomia. A raccontarci perché è fondamentale parlare di soldi e violenze economiche è <b>Annalisa Monfreda, fondatrice di Rame</b>, che inaugura oggi una collaborazione con Fondazione Vodafone Italia per parlare di violenza economica - anche attraverso podcast e newsletter -e diffondere <a href=\"https://www.vodafone.it/nw/vodafone-italia/fondazione-vodafone-italia/attivita/progetti/bright-sky.html\"><b>l’app Bright Sky</b></a> con lo scopo di aiutare le donne a liberarsi da forme di abusi.<br>\r\n <br>\r\n <b>Perché si parla così poco di violenza economica?</b><br>\r\n \"Perché per molto tempo è stata difficile da riconoscere. Si tratta di una serie di azioni che appartengono a una cultura in cui siamo immersi, che in maniera semplificativa si potrebbe definire come patriarcale. Una cultura che ha sancito una divisione netta fra uomo che produce e recepisce soldi per ciò che fa e donna che si occupa di ciò che non è pagato, dalla cura dei figli a quella della casa. Dagli anni Settanta in poi la donna talvolta ha un lavoro, ma è qualcosa in più rispetto allo schema sociale classico. Siamo cresciuti in famiglie dove la mamma non aveva il conto corrente e il papà lasciava i soldi per fare la spesa. Forme di dipendenza considerate normali ma che possono diventare forme di violenza economica difficili da riconoscere\".<br>\r\n <br>\r\n <b>Può essere connessa anche con abusi fisici?</b><br>\r\n \"Il fatto che la donna spesso non abbia autonomia nella gestione dei soldi non è solo una forma di violenza in sé, ma è anche una condizione che le impedisce di liberarsi da tutte le altre forme di violenza, come quelle fisiche. Per questo è particolarmente importante affrontarla\".<br>\r\n <br>\r\n <b>Una sorta di ricatto?</b><br>\r\n \"Può essere sia una forma di ricatto quando non hai delle proprie entrate, ma anche al contrario. Donne che hanno guadagnato tanto e hanno soldi per uscire da una relazione spesso vengono ricattate dal marito con minacce di mandarle sul lastrico, oppure portando la donna dentro processi lunghi ed estenuanti o rifiutando spese per i figli. In sostanza, farti pagare per tenerti attaccata\".<br>\r\n <br>\r\n <b>Cosa serve per combattere la violenza economica?</b><br>\r\n \"Sarebbe fondamentale un cambio politico e culturale. Nel primo caso per esempio assottigliando il divario pensionistico, promuovendo parità salariarle, migliorando il <i>gender pay gap</i>, garantendo alle donne le stesse possibilità degli uomini di essere autonome. Culturalmente invece dovrebbero essere gli uomini stessi a capire che bisogna cambiare all'origine e insistere per maggiori parità\".<br>\r\n <br>\r\n <b>Con la piattaforma Rame come state affrontando il tema?</b><br>\r\n \"Sdoganando la conversazione sui soldi. Se è tabù in generale parlare di soldi, dire quanto guadagno o quanto costa il mutuo, allora è difficile parlare anche in famiglia. Ecco perché, per esempio attraverso podcast, raccontiamo storie viste sotto la lente della vita economica provando a sradicare quei meccanismi che non permettono un cambio culturale. Inoltre uno dei problemi principali è che spesso le donne non vedono la violenza economica: hai bisogno di altri per accorgertene. Parlandone si ha uno strumento in più per liberarsi. Ma per riuscirci serve anche una forte rete stabile di relazioni, da chi ti ascolta a chi ti aiuta a ottenere un lavoro\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>E possono servire anche le tecnologie, come la app Bright Sky?</b><br>\r\n \"Molto. Appena apri Bright Sky la cosa che ti colpisce è che non ti senti sola: le domande che ti stai facendo lì trovano risposte. Quando ti chiedi \"è abuso quello che sto subendo?\" oppure \"è normale?\", lì dentro trovi sostegno, puoi mettere il Cap e arrivare subito al punto d'aiuto più vicino. Un sistema immediato che solo la tecnologia può dare\".</span></p>\r\n<p><span class=\"vfFontBodyRegular\"><b>Che messaggio vorrebbe lanciare in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne?</b><br>\r\n \"A tutti vorrei dire: parlate di soldi, non abbiatene paura. Significa parlare di desideri, parlare di noi. Un primo passo anche per riconoscere la violenza economica. E agli uomini, che spesso sono in una gabbia per cui il loro successo nella vita viene misurato in base a quello economico, di provare ad uscire da queste sbarre, di rilassarsi, di cercare realizzazioni oltre al denaro, magari provando anche in famiglia a condividere la gestione dei soldi. Potrebbe aiutare entrambi all'interno della coppia\".</span></p>\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}