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{"uniqueId":"grid_articledcl","mobileExpanded":true,"html":"<p><i>Milano, 14/09/2020</i></p>\r\n<p>“La tecnologia può ferire, ma può anche essere utilizzata come antidoto”. Marinella Soldi racconta così sul palco de Il Tempo delle Donne, l’evento del Corriere della Sera, l’impegno della Fondazione Vodafone, di cui è presidente da luglio del 2019. “Il nostro mandato è quello di usare la tecnologia per l’inclusione sociale”<br>\r\n<br>\r\nIntervistata dal vicedirettore vicario del Corriere Barbara Stefanelli, Marinella Soldi si sofferma su alcune delle nuove iniziative che la Fondazione ha avviato proprio per raggiungere questo obiettivo. A cominciare da Bright Sky, l’app pensata per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. “Consiglio a tutti di scaricarla, perché ha una funzione educativa e di sostegno” ha spiegato la Soldi. “Consente di capire se all’interno del proprio cerchio familiare, tra i colleghi, tra gli amici c’è una persona in pericolo perché maltrattata. Tuttavia l’obiettivo della app, naturalmente, è anche quello di aiutare in modo molto pragmatico chi si trova in situazioni di abuso, di pericolo, di violenza. Per questo l’abbiamo realizzata collaborando con partner importanti, come la Polizia di Stato e Cadmi, una associazione che mette insieme i centri di sostegno di tutta Italia. L’idea che sta alla base è usare la Rete per mettere a sistema il lavoro e le competenze che già esistono in questo settore”.<br>\r\n<br>\r\nMa al Tempo delle Donne si è parlato anche di scuola e di pregiudizi, quelli per esempio che spesso portano le ragazze a non cimentarsi con le materie scientifiche. “Anche per contrastare questo fenomeno”, ha raccontato la Soldi, “nelle scuole di periferia di Torino abbiamo avviato un progetto triennale per sostenere nei momenti chiave i ragazzi e le ragazze che si vogliono avvicinare alle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica)”. Infine un annuncio: “Stiamo lavorando a un progetto molto ambizioso per aiutare quel 30% dei giovani italiani tra i 20 e i 34 anni che sono “neet”, cioè che né studiano né lavorano. La media europea è del 16%. E un tasso così alto in Italia significa che troppi giovani stanno perdendo un’occasione per il loro futuro, ma anche che il Paese sta rinunciando alla loro energia e potenzialità. Ecco, Fondazione Vodafone vorrebbe intercettare questi ragazzi con un programma estremamente innovativo, dove il training avviene attraverso il telefonino, che invece di essere usato come passatempo diventa un potentissimo strumento di formazione”.</p>\r\n","react_component_name":"articleDclComponent",":type":"webaem/components/content/commonComponents/articleDCL"}